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Scoprite Corfu palmo a palmo con la cartina piu aggiornata dell’isola.
L’apertura richiede il flash plugin e un po’ di pazienza ma il risultato vi compensera della fatica.

Date un’occhiata ai posti migliori dove poter soggiornare.
Adrenalina alle stelle o e ora di rilassarsi un po’?
Ristoranti e trattorie della zona. Che cosa e d’uso, dove lo trovate e quanto costa.

Sotto la luna sorseggiando una vodka?

Cercate quali e dove sono i locali piu in.

Un regalino per gli amici o qualcosa per voi?

Qualsiasi cosa cerchiate la trovate qui.

Trovi il mezzi di trasporto che vestiti voi il piu bene per completare il vostro giro.

 

 

 

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Barbati: prende il nome dal palazzo della nobile famiglia Barbati, si trova a 20 km. dalla città e forma una larga baia sabbiosa molto frequentata dai turisti;chi invece preferisce una soluzione più tranquilla c’è sempre la vicina Kaminachi.

Nissaki: è a 2 km. da Barbati, con piccoli scogli sulla spiaggia e vista sull’imboccatura della laguna di Butrint in Albania.

Kulura - Kalami: la bellezza e la nota pittoresca della zona risalta grazie anche all’eredità storica: la casa in stile veneto di Kulura e la casetta bianca a Kalami dove visse Lawrence Durrell, che nel suo libro Prosperos Cell descrisse dettagliatamente, testimoniano il fatto che la vita in questa zona ha sempre avuto un valore particolare.

Aghios Stefanos - Kerassià: sono località interessanti e suggestive con taverne e ristoranti nel punto di Corfù più vicino all’Albania. Si raggiungono svoltando a destra all’incrocio di Sinies (Eleurghia).

Kassiopi: a 36 km. dalla città, è il centro più importante della zona e attorno al suo porto si raggruppano locali che offrono soluzioni di ristoro e divertimento varie. L’antica Kassiopi fu fondata nel 281 a.C. ad opera degli abitanti dell’omonima località dell’Epiro, giunti qui quando Pirro occupò l’isola. Il nome deriva dal tempio dedicato a Giove Cassio, eretto in posizione ben visibile. Sull’altare del tempio cantò anche Nerone quando visitò la località. Il tempio ormai non esiste più, ma probabilmente era lì dove adesso si erge la chiesa della Madonna Cassiopitras. Qui si trovava anche la più antica fortezza dell’isola, costruita dai Romani e migliorata dagli Angioini, dimostra-zione dell’importanza strategica rivestita nei tempi passati. La fortezza fu distrutta dai Veneziani e le rovine rimaste oggi sono quelle di un castello costruito in un secondo tempo dagli stessi.

Aghios Spiridon: i pendii settentrionali del Pandokratoras terminano su spiagge rocciose, ad eccezione della penisola di Aghios Spiridon, dove la chiesetta del Santo si erge sull’omonima costa. La strada attraversa il piccolo ponte sull’imboccatura della laguna Andiniotis e porta alla spiaggia di Ghialiskari e al Monastero di Aghia Ekaterini (S.Caterina), costruito nel 1713 e nella cui cappella rimangono numerose immagini sacre del XVIII e XIX sec.

Laguna Andiniotis: si estende su 400 ettari e accoglie oltre ai pesci anche mammiferi, anfibi, rettili e molti uccelli rari (sono state osservate più di 96 specie di uccelli migratori), per cui risulta essere un importante ecosistema ed è area protetta.

Almiros: è una grande e tranquilla spiaggia sabbiosa con buoni ristoranti di pesce. Nella zona di “Ammokuluma” è stato ritrovato e viene esaminato un cimitero di un abitato rurale dell’epoca Ellenistica.

Acharavi: o “Anacharavi”, secondo un’altra tradizione, una volta era chiamata Ivi (Ebe Acharavi). Nel 32 a.C. i Romani distrussero il villaggio e uccisero tutti i giovani. Quello che rimase dopo lo sterminio era una “Ebe infelice” (“achari - Ivi”), da cui deriva il nome odierno. Oggi è il capoluogo del comune di Thinali, il cui territorio si stende tra Roda e Almiros. E’ un grande centro turistico con alberghi, ristoranti e bar.

Roda: è un villaggio costiero, continuazione di Acharavi con la lunga spiaggia (7 km.) che continua fino ad Almiros. Interessanti sono le rovine del tempio di Apollo in stile dorico del V sec., del quale alcuni elementi sono esposti al Museo Archeologico. Voltando a sinistra, all’incrocio per Roda, seguite la strada periferica che vi porterà alle pendici occidentali dell’Oros attraverso colline alberate.

Sfacherà: villaggio dell’interno, a 4 km. da Roda, deve probabilmente il suo nome all’ “asfaca”, un tipo di cespuglio molto comune nella zona, anche se gli storici lo attribuiscono all’immigrazione sul posto di rifugiati provenienti da Sfaca in Ftiotida. Una deviazione della strada ha salvato il villaggio dall’eccessivo traffico, aumentandone la suggestività.

 

 

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