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Scoprite Corfù palmo a palmo con la cartina piu aggiornata dell’isola.
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Come si è fortificata la città per proteggersi dai pirati, cosa se n’è salvato, come trovarlo.

Le chiese da non perdere.
Date un’occhiata ai posti migliori dove poter soggiornare.
Vedete, in breve, quali sport offre la città.
Ristoranti e trattorie della città. Proposte alternative; indirizzi e prezzi.

Sotto la luna sorseggiando una vodka?

Date un’occhiata ai negozi di Corfù e scegliete cosa e dove acquistare

Vi siete dimenticati della bicicletta o della barca?
Niente paura. Qui potete noleggiare qualsiasi cosa.

 

 


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PRIMA CITTÀ DI CORFÙ, PENISOLA DI KANONI, LAGUNA DI CHALIKIOLPULO, PALEOPOLI, KARDAKI, KANONI-PONTIKONISSI, CITTÀ DI KORIFÒ, CAMPIELLO, PALAZZO DI MICHELE E GIORGIO, PINACOTECA COMUNALE, SPIANADA, LISTON, PENDOFANARO, PIAZZA DEL COMUNE, PLATÌ KADUNI, IONIOS VULÌ, IONIOS AKADIMIA, MURAGHIA, SOCIETÀ DI LETTURA, FALIRAKI, ABITAZIONE DI CAPODISTRIA, PORTO VECCHIO, SPILIÀ, OVRIAKÌ, VIA NIKIFORO THEOTOKI, PLAKADA DEL SANTO, SOCIETÀ FILARMONICA, SAROCCO, MONASTERO DI PLATITERA-MANDUKI, GARITSA, TOMBA DI MENECRATE, VIDO, LAZARETO

La prima città di Corfù : fu fondata nell’VIII secolo a.C. dai Corinzi, sulla penisola di Canoni. Aveva come centro la Paleopoli, da Mon Repos fino ad Analypsi. Nella parte orientale c’era il porto di Alcinoo (golfo di Garitsa) e ad occidente il porto Ylaikos (laguna di Chalikiopulos). Traccia dei suoi confini settentrionali è la Torre di Nerantzikas, unico resto delle mura antiche (VI secolo a.C.). Le grandi invasioni barbariche, fino al disastroso attacco dei Goti di Totila (562 d.C.), costringono i corfioti a rifugiarsi in altro luogo dove viene eretta la nuova città.

Penisola di Kanoni: inizia dall’estremità meridionale della baia di Garitsa, proseguendo si sale verso la collina di Analypsi, sulla quale era stata costruita la prima città dei Feaci. Sull’etremità meridionale sorgeva l’antico tempio di Artemide (Diana) che fu costruito tra il 590 e il 580 a.C. da manovali corinzi e corfioti; sul frontone occidentale predominava la testa della Gorgona (sirena) che adesso si trova presso il Museo Archeologico. Quando, nel VI secolo a.C., la città si trasferì nella posizione odierna, la zona non fu completamente abbandonata. Nel 1540 i Veneziani, in seguito ad un accordo con i Turchi, svuotarono le fortezze di Nauplio e Monemvasia e trasferirono qui i militari cedendogli appezzamenti poiché la Serenissima potesse servirsi dei loro servigi nelle proprie attività di guerra. Nel 1799 questo corpo militare fu abolito, peró i discendenti di quei soldati mantennero il diritto all’uso della terra; ne conseguì la suddivisione della collina in tante piccole proprietà e solo il terreno della Paleapoli rimase unito.

Laguna di Chalikiopulo: costituisce un importante ecosistema idrico che, malgrado lo sviluppo turistico e l’ampliamento dell’aeroporto, continua ad ospitare rare specie di uccelli migratori, rettili e mammiferi. L’allevamento ittico organizzato, praticato sui 200 ettari, produce la maggiore quantità di pesce dell’isola.

Paleopoli: costituiva il centro della città antica. Oggi si salvano le spoglie rovine di un antico tempio dedicato ad Era (Giunone) denominata Akrea (Estrema). Venne eretto nel 600 a.C., fu distrutto durante gli incidenti dovuti alla guerra civile tra democratici e oligarchici nel 428 a.C., venne ricostruita nel 400 a.C., fu distrutta di nuovo dai Romani nel 30 a.C. e quello che di esso rimase fu utilizzato dai Veneziani per lavori di fortificazione. Nelle vicinanze si trova anche il tempio di Kardacio, scoperto per caso dagli Inglesi nel 1822. Si tratta di un tempio in stile dorico, dedicato probabilmente ad Apollo, conservatosi in maniera perfetta. Vicino all’entrata del terreno della Paleapoli fu costruita la villa di campagna per l’Alto Commissario inglese Adam. Si tratta di una costruzione neoclassica, con peristilio dorico, probabilmente su progetto dell’architetto Ioanni Chroni. Nel 1864 il Consiglio di Corfù ne concesse l’uso a re Giorgio. Da allora divenne residenza estiva della famiglia reale, meglio conosciuta sotto il nome di Mon Repos (sull’esempio della denominazione d’epoca utilizzata dallo zar Pietro il Grande per la propria residenza estiva a Petropoli). Dopo l’abolizione della monarchia, seguirono molti malintesi riguardo ai titoli di proprietà del terreno e solo recentemente, dopo contenzioso giudiziario con l’ex-monarca, il terreno è passato sotto la giurisdizione del Comune ed è stato aperto al pubblico. Vicino all’entrata della Paleapoli si trova la Basilica della Paleapoli, dedicata a Aghia Kerkira, costruita nel V sec. con materiale di edifici preesistenti in loco (un tempio dorico, un odeon romano etc.)

Kardaki:da Analypsi un sentiero scende verso Kardaki, la famosa fonte della quale la tradizione dice che il forestiero che ne beva l’acqua dimenticherà per sempre la propria casa. Ai non corfioti che risiedono stabilmente nell’isola, i nativi dicono: “Hai bevuto l’acqua di Kardaki?”.

Kanoni: è una moderna località di villeggiatura con molti alberghi e vista sulla laguna di Chalikiopulos e sull’aeroporto. Dalla cima parte il sentiero che scende verso il Monastero di Vlacherena, una piccola isoletta unita alla terraferma da uno stretto passaggio. Di fianco sono attraccate le barchette che vi portano a Pontikonissi (Isola dei Topi) a visitare la chiesa bizantina di Pantokratora (Onnipotente). L’insieme Canoni, Vlacherena, Pontikonissi ha costituito per molti anni il simbolo, turisticamente parlando, dell’isola ed è stato immortalato da quasi tutte le macchine fotografiche del mondo. Uno stretto ponte unisce Kanoni a Perama e lo consigliamo per camminate e giri in bicicletta.

Città di Korifó: fu costruita con le pietre e i marmi rimasti dal saccheggio della Paleapoli all’estremità orientale della città odierna. Venne fortificata con l’aiuto dei Bizantini e costituì la Vecchia Fortezza.

 

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